Scontri prima della partita a Venezia e agenti feriti: Daspo per 18 tifosi del Bari

Diciotto provvedimenti di Daspo, il divieto di partecipare a manifestazioni sportive, sono stati emessi dal questore di Venezia, Gaetano Bonaccorso, nei confronti di altrettanti ultras del Bari in relazione agli scontri tra le opposte tifoserie avvenuti prima della partita di calcio del 10 marzo scorso. Altri 11 Daspo riguardano tifosi lagunari.

L’episodio si era verificato dopo l’attracco dei vaporetti con a bordo i tifosi del Bari, quando un gruppo di una quarantina di veneziani aveva raggiunto le fondamenta opposte iniziando a provocare gli ultras pugliesi, con insulti e lanci di fumogeni.

I sostenitori baresi avevano reagito radunandosi e dirigendosi contro gli avversari, provando ad oltrepassare lo sbarramento delle forze dell’ordine, lanciando a loro volta fumogeni e bombe carta.

Gli agenti avevano evitato che le due tifoserie venissero a contatto, ma cinque operatori del Reparto mobile di Padova e due carabinieri del Battaglione di Mestre, assieme un vigile del fuoco che si era trovato vicino all’esplosione di un grosso petardo, erano rimasti feriti.

In seguito alle indagini della Digos lagunare erano stati adottati i primi 18 provvedimenti, nove a tifosi lagunari e nove ai baresi, di durata tra 3 e 5 anni, denunciati per istigazione a delinquere e violazione delle disposizioni a tutela dell’Ordine pubblico. Cinque di essi sono stati aggravati dalla misura dell’obbligo di firma prima e dopo ogni incontro della propria squadra.

Altri 11 Daspo sono stati adottati dopo ulteriori accertamenti che hanno portato all’identificazione e alla denuncia di due ultras veneziani e nove baresi; verso questi ultimi è stato disposto anche l’obbligo di firma.

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