Ore 10 di lunedì 17 aprile: scatta lo sciopero unitario indetto da tutte le sigle sindacali dei lavoratori della Banca popolare di Bari. I dipendenti, che lamentano la mancanza di risposte alle “urgenti e ineludibili istanze pregresse”, mercoledì scorso hanno incontrato i vertici dell’azienda per l’illustrazione delle linee guida del piano industriale. Incontro che, tuttavia, non li ha soddisfatti: «L’ad ha illustrato il risultato d’esercizio della banca e ha auspicato il rilancio della stessa attraverso varie iniziative messe a terra dalla capogruppo, sempre assente e distante dai problemi che attanagliano la BPB – scrivono le segreterie di coordinamento Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin – Al di là di una generica richiesta di fiducia in bianco da parte dell’Azienda, non abbiamo avuto risposte concrete». Per questo confermano lo sciopero e invitano «colleghe e colleghi, a sostenere le iniziative necessarie per restituire dignità professionale e umana a lavoratori e lavoratrici. È un segnale importante – precisano – per ottenere risposte concrete alla sofferenza che investe tutta la Banca».
Banca Popolare di Bari dal canto suo «prende atto che nonostante la disponibilità al dialogo, l’apertura e le proposte concrete avanzate, le sigle sindacali hanno risposto con un atteggiamento di chiusura ad ogni possibilità di interlocuzione costruttiva, confermando la mobilitazione prevista per la prossima settimana. I vertici di BPB – si legge in un comunicato – hanno ribadito ai rappresentanti sindacali presenti la massima apertura e il massimo sforzo propositivo nei confronti delle richieste da loro avanzate».