SEZIONI
SEZIONI
Bari
Sfoglia il giornale di oggiAbbonati

Ruvo, vandalizzato il cartellone sulla Resistenza: «Atto vile che ricorda quanto sia importante dirsi antifascisti»

«Che sia stata una bravata o un’azione premeditata, ciò che è successo ci lascia attoniti e allo stesso tempo impone, una volta di più, una profonda riflessione su ciò che sta avvenendo in questo momento storico nel nostro Paese, un momento nel quale le più alte cariche dello Stato faticano a dichiararsi "antifascisti", di fatto…

«Che sia stata una bravata o un’azione premeditata, ciò che è successo ci lascia attoniti e allo stesso tempo impone, una volta di più, una profonda riflessione su ciò che sta avvenendo in questo momento storico nel nostro Paese, un momento nel quale le più alte cariche dello Stato faticano a dichiararsi “antifascisti”, di fatto disconoscendo i valori della Costituzione sulla quale hanno giurato, e legittimando le azioni di chi vorrebbe tornasse uno dei momenti più bui della nostra Storia». Non usano mezzi termini dal Partito democratico di Ruvo di Puglia nel denunciare quanto accaduto la scorsa notte nel comune del Barese.

Ignoti hanno vandalizzato un cartellone affisso per le strade del centro storico dalla locale sezione dell’Anpi in occasione del 25 aprile.

Sul cartellone sono riportati i volti e i nomi di partigiani e perseguitati ruvesi protagonisti della Resistenza. Qualcuno ha cancellato una parte della scritta che li sovrastava facendo così restare la dicitura: “Ruvo fascista“.

Il cartellone, spiegano dal Pd Ruvo, è stato «rimosso in segno di rispetto verso coloro i quali dovremmo essere grati e invece per alcuni purtroppo non è così. Questo episodio vile – si legge in un post – ci ricorda quanto sia ancora importante coltivare la cultura dell’antifascismo a tutti i livelli; ci ricorda quanto sia importante difendere la Storia ed evitare che qualcuno possa riscriverla a proprio piacimento», concludo i dem ruvesi esprimendo solidarietà alla locale sezione Anpi che, a sua volta, sottolinea come ci sia «ancora bisogno di dirsi antifascisti».

La sezione ruvese dell’Associazione nazionale dei partigiani italiani sottolinea che «si tratta di un atto chiaramente intenzionale che riassume tre elementi alla base del fascismo: violenza, ignoranza e prevaricazione» ma “ringrazia” «l’autore o gli autori del gesto. Perché ci ricordano quanto sia ancora necessario continuare a coltivare la memoria antifascista della nostra città. E noi continueremo», assicura l’Anpi.

Solidarietà alla sezione ruvese arriva anche dall’Anpi provinciale di Bari.

Chieco: «Ripristineremo il manifesto vandalizzato. La città è antifascista nel profondo»

«Ruvo è antifascista, lo è nel profondo. Se lo mettano bene in testa gli imbecilli che hanno imbrattato il manifesto dell’Anpi dedicato agli antifascisti ruvesi e che si sentono incoraggiati da questo clima revisionista che si respira in questo periodo: per loro non c’è spazio e mai ne avranno». È quanto afferma, in un post pubblicato sui social, Pasquale Chieco, sindaco di Ruvo di Puglia.

«Antifascista, libera e democratica è la città che ci hanno consegnato i nostri padri e antifascista, libera e democratica la consegneremo ai ruvesi di domani», continua il primo cittadino che ringrazia «le forze dell’ordine che sono impegnate per identificare i responsabili».

Chieco esprime «la vicinanza di tutte e tutti noi ai parenti di quei nostri valorosi e coraggiosi concittadini ricordati in quel manifesto per lo sfregio arrecato ai loro familiari: a quei nomi e a quei volti continueremo a ispirarci ora è sempre con gratitudine», prosegue il sindaco annunciando che «il manifesto verrà ripristinato quanto prima».

ARGOMENTI

25 aprile
anpi
antifascismo
cronaca
ruvo di puglia
vandali

CORRELATI

string(0) ""

Lascia un commento

Bentornato,
accedi al tuo account

Registrati

Tutte le news di Puglia e Basilicata a portata di click!