Le indagini sulla presunta violenza sessuale e sulla rapina ai danni di una 12enne di Ruffano sono ora passante nelle mani dei carabinieri della compagnia di Casarano. La verità potrebbe venir fuori dai telefoni cellulari sequestrati dai carabinieri di Ruffano, poche ore dopo aver raccolto la denuncia del genitore della presunta vittima.
La ricostruzione
Venerdì sera un ragazzo di 16 anni di Ruffano, di cui la ragazzina si era invaghita, le ha dato appuntamento a Mucorone, un luogo isolato e buio dove le coppiette si appartano. All’appuntamento il 16enne si sarebbe recato con altri due 15enni, uno di Ruffano e l’altro di Taurisano. Qui i due avrebbero tentato di violentarla, mentre il 16enne assisteva, per poi rapinarla del portafogli con all’interno 70 euro. La 12enne è poi riuscita a fuggire, trovando conforto nella cugina e nel padre che l’ha accompagnata in ospedale.
Gli sviluppi
Dopo la denuncia, i carabinieri hanno sequestrato i dispositivi elettronici dei tre indagati, assistiti dagli avvocati Mario Urso, Alvaro Storella e Lina Palese che ora stanno studiando la strategia difensiva. Le cose potrebbero essere andate in modo diverso rispetto a quanto raccontato dalla ragazzina: non si escludono colpi di scena. Restano da capire le modalità della rapina. Insomma, una storia piena di ombre su cui gli investigatori sperano di fare luce in tempi brevi. La 12enne potrebbe essere chiamata a sostenere l’incidente probatorio in ambiente protetto. Intanto, il padre della ragazzina avrebbe assunto toni rabbiosi verso uno dei tre: non è esclusa la denuncia.
