È stato arrestato giovedì scorso, a distanza di sette anni, il presunto colpevole del femminicidio della ricercatrice 29enne Valentina Tarallo, originaria di Orta Nova, nel Foggiano, ma residente a La Loggia in provincia di Torino.
La donna fu uccisa a sprangate a Ginevra, in Svizzera, dove studiava.
Il presunto assassino, Djiby Ba, è stato arrestato a Dakar, in Senegal, dalle autorità locali su mandato di cattura internazionale spiccato dalle autorità svizzere, coordinate dalla procuratrice Séverine Stalder. Lo riportano i media locali, tra cui SeneNews.
Ba, un italo-senegalese che all’epoca aveva 36 anni, era già stato individuato come principale indiziato del delitto e secondo gli investigatori l’uomo conosceva Valentina, i due avevano una relazione. Il 36enne era subito fuggito e aveva lasciato la Svizzera.
Non è stato possibile localizzarlo fino a marzo 2020, quando gli ispettori di Ginevra sono andati per la prima volta in Senegal e hanno ottenuto conferma della presenza del sospettato. Il pubblico ministero precisa che, vista la sua nazionalità, probabilmente non potrà essere estradato in Svizzera. Nei suoi confronti è stato quindi aperto un procedimento penale in Senegal.