Grazie alla complicità di alcuni funzionari pubblici percepivano indebitamente il reddito di cittadinanza creando e utilizzando oltre 220 identità di stranieri residenti in Italia e così sarebbero riusciti ad intascare indebitamente più di 700 mila euro di sussidi pubblici.
È quanto accertato dai finanzieri del nucleo di polizia economico finanziaria di Foggia che da questa mattina stanno eseguendo, in tutto il territorio nazionale, una serie di perquisizioni nei confronti anche di dipendenti di Poste Italiane, dell’Agenzia delle entrate e di Caf di varie regioni.
Le perquisizioni mirano alla ricerca della documentazione e di prove utili a dimostrare il sistema fraudolento, così da poter individuare tutti i beneficiari e restituire le somme illecitamente percepite. L’inchiesta si inserisce in una attività di contrasto alla criminalità economico finanziaria e all’infedeltà dei pubblici dipendenti.