Recuperati beni culturali dal valore di oltre 3 milioni di euro dai carabinieri di Bari

Nel corso del 2022 sono stati ritrovati 3707 beni archeologici e culturali dal nucleo carabinieri Tutela del patrimonio culturale di Bari. L’indagine del territorio di Puglia e Basilicata ha portato al ritrovo di 5 beni di genere antiquariale, archivistico e librario, oltre a 3613 reperti archeologici, 80 paleontologici e 9 opere falsificate. Il valore complessivo dei beni autentici recuperati ammonta a 2,8 milioni di euro, mentre 255mila quello dei contraffatti e spacciati per veri. Dallo scorso anno si è appurata ” una graduale diminuzione dei reati contro il patrimonio culturale, anche alla luce delle innovazioni legislative”.

In totale sono ben 119 le persone denunciate per reati di ricettazione, violazione in ambito di materia archeologica, contraffazione e di danno arrecato al paesaggio e altre diverse forme di reato previste dal Codice in materia di beni culturali e da quello penale. Il ritrovamento delle opere è arrivato a seguito di 26 perquisizioni locali e domiciliari.

Inoltre, i militari si sono preoccupati di bloccare il fenomeno dello scavo clandestino che “alimenta un traffico di reperti archeologici e numismatici di importanti proporzioni”. Sono stati denunciate 11 persone per oltre 2600 reperti archeologici risalenti al terzo e quarto secolo avanti Cristo e 55 per ricettazione di beni culturali appartenenti allo Stato.

L’operazione di maggior valore è stata condotta proprio dai carabinieri di Bari: “Freezing” ha previsto il recupero e il rimpatrio dall’Austria del dipinto Caritas Romana di Artemisia Gentileschi. L’opera fa parte del patrimonio del Conte Giangirolamo secondo di Acquaviva e venne esportata illegalmente dal castello Marchione di Conversano e anche dall’Italia con l’intento di venderla all’estero. A seguito delle indagine sono state denunciate due persone.

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