Si riaccendono le speranze di Giovanni Bocci: il caso di suo figlio Adelio diventa un’interrogazione parlamentare.
Non ha mai smesso di lottare Giovanni, da otto anni a questa parte, da quando suo figlio Adelio venne rapito e portato in Kazakistan da sua madre. Sulla madre del piccolo pendono vari mandati di cattura internazionale.
Le speranze di Giovanni sono state però riaccese dall’interrogazione presentata al Parlamento Ue dall’europarlamentare della Lega Anna Cinzia Bonfrisco.
«Il bambino italiano di 10 anni Adelio Bocci – si legge nell’interrogazione – nato da padre italiano e madre tagika naturalizzata italiana, si trova attualmente in Kazakistan. Fonti di stampa locale riferiscono che la madre lo ha sottratto alla famiglia e portato in Kazakistan. Sulla donna pendono tre mandati di cattura internazionale e una richiesta di estradizione, mentre la diplomazia italiana e l’Interpol non riescono a dare informazioni certe riguardo alla sicurezza del minore. L’associazione delle famiglie e delle persone scomparse “Penelope” ha recentemente scritto al ministro degli Esteri sottolineando come vi siano foto e video nei quali il minore presenta segni di percosse e pugni, nonché atteggiamenti di paura e di sottomissione».
Anche in virtù dell’accordo rafforzato di partenariato e di cooperazione del 2015, che ha portato le relazioni tra l’Unione europea e il Kazakistan a un nuovo livello e che rappresenta un’importante pietra miliare in oltre 25 anni di relazioni, l’europarlamentare chiede «come intende il vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza supportare gli sforzi della diplomazia italiana agevolare e garantire la sicurezza di Adelio Bocci e della madre?».