Armato di pistola e con il volto coperto, un uomo ha rapinato una tabaccheria a Cerignola. È accaduto ieri sera, verso le 20.
Il rapinatore ha puntato la pistola contro la giovane titolare della tabaccheria, che in quel momento era nel negozio con la figlia di 7 anni e un altro parente, ed è fuggito con l’incasso di alcune centinaia di euro.
La proprietaria della tabaccheria racconta che a preoccuparla «maggiormente era la presenza» di sua «figlia che ha visto tutto: cercavo di tranquillizzarla con lo sguardo, ricordandomi in quei momenti del film “La vita è bella” durante il quale un genitore cerca di tranquillizzare un figlio nonostante i momenti di terrore vissuti».
La donna riferisce che il rapinatore «è entrato trafelato e a volto coperto: puntandomi la pistola si è avvicinato al bancone e mi ha ripetuto di dargli i soldi. Sono stati attimi terribili, ho avuto tantissima paura ma allo stesso tempo cercavo di non far percepire la mia paura alla piccola che ad un certo punto ha urlato e si è nascosta dietro a un mobile».
Una cliente che in quel momento usciva dalla tabaccheria è riuscita a chiamare i soccorsi. Sono intervenute diverse pattuglie dei carabinieri che ora sono al lavoro per identificare il rapinatore anche attraverso le immagini delle telecamere di videosorveglianza.
Alessandra ringrazia «quanti in queste ore ci stanno mostrando solidarietà. Tantissimi clienti si sono stretti attorno a noi. Purtroppo anche se la paura è stata tanta non ci lasciamo abbattere e andremo avanti più forti di prima anche perchè abbiamo sempre lavorato e ai figli bisogna insegnare a lavorare onestamente».
Su quanto accaduto è intervenuta l’assessora alla Sicurezza del Comune di Cerignola, Teresa Cicolella, spiegando che «la sicurezza dei concittadini è una priorità e questo episodio sottolinea l’urgente necessità di potenziare la sicurezza nella nostra comunità».
Per l’assessora «la recente serie di crimini, tra cui i danneggiamenti ai bancomat, gli appartamenti svaligiati e i furti d’auto evidenzia la crescente sfida che dobbiamo affrontare. Mi impegno a scrivere al prefetto – conclude – esprimendo la nostra preoccupazione e chiedendo un intervento mirato per garantire la sicurezza della comunità».