Prima il sistema di allarme manomesso e poi il tentativo di furto. Avevano preso di mira un impianto di produzione di energia elettrica i malviventi che nei giorni scorsi hanno fatto irruzione nelle campagne di Bisceglie, al confine con Corato. Il raid era stato pianificato nei minimi dettagli. Dopo aver disattivato l’antifurto, infatti, la banda, composta da almeno quattro persone, ha creato un varco nella recinzione dell’area. L’intervento della vigilanza privata della zona e dei carabinieri, però, ha mandato in fumo il colpo.
Sempre più episodi
Nella provincia di Barletta-Andria-Trani, tuttavia, l’allerta resta alta. Anche in considerazione del fatto che nell’ultimo periodo si stanno verificando sempre più episodi legati al furto soprattutto di pannelli solari, creando non pochi problemi agli imprenditori locali. Le associazioni di categoria evidenziano un aumento esponenziale di casi rispetto all’anno scorso. Le zone maggiormente colpite sono le campagne fra Trani e Canosa, dove gli impianti sono isolati e scarsamente sorvegliati.
I ladri
Spesso fanno parte di bande ben organizzate, legate ai clan criminali, approfittando della mancanza di misure di sicurezza adeguate, riescono a sottrarre interi impianti di produzione di energia solare in poche ore. Un fenomeno che, secondo gli esperti del settore, potrebbe essere collegato all’espansione del mercato nero dei pannelli solari, il cui valore è in forte aumento a causa della domanda crescente di energia rinnovabile e dei costi sempre più alti per i nuovi impianti. I pannelli rubati nella Bat non rimarrebbero a lungo sul territorio. Dopo essere stati smontati, infatti, generalmente vengono rivenduti a prezzi dimezzati rispetto al mercato regolare, attirando acquirenti che cercano di risparmiare sui costi di installazione, finendo nei paesi dell’Est Europa e del Nord Africa, dove la richiesta di tecnologia fotovoltaica è costante.
Il mercato parallelo
È alimentato dalla crisi economica globale e dai rincari dell’energia. Sta diventando una vera e propria piaga per gli imprenditori del territorio che investono in tecnologie verdi. «Ogni furto è un danno enorme, non solo economico, ma anche per la nostra produttività. Spesso non riusciamo a far fronte alle spese – dice Ruggiero Vitobello, imprenditore agricolo di Minervino Murge – e le assicurazioni coprono solo in parte i danni e ogni volta ci vogliono mesi prima di poter ripristinare gli impianti. Nel frattempo, restiamo senza energia».