Ragazzini “terribili” in vena di bravate: i commercianti di Giovinazzo in ostaggio

«Le forze dell’ordine in piazza la sera che facciano qualche giro in più per favore». L’appello di un gestore di un bar si conclude così ed è pieno zeppo di rabbia per una situazione che va avanti da troppo tempo ma anche di rassegnazione perché pare essere irrisolvibile.

Lei è una delle non poche esercenti commerciali di Giovinazzo che da un anno è alle prese con un incubo chiamato gruppo di giovanissimi vandali che si divertono, senza un motivo, a rovinare l’immagine della città turistica tanto raccontata e apprezzata nei mesi estivi e non solo.

Succede, allora, che le attività commerciali da un anno sono prede di questa gang di minorenni terribili (imprecisato il numero esatto, ma variano dai 10 ai 15 elementi) convinta di essere la padrona di tutto e perciò darebbero calci alle vetrate dei negozi; sputerebbero sui vetri; romperebbero i vasi delle piante; lancerebbero pietre sui vetri anche quando c’è gente seduta al tavolino; spaccherebbero i vetri; si divertirebbero a lanciare pigne e, persino, a minacciare gli esercenti stessi. Cosa accaduta proprio al gestore del bar, che ha raccontato tutto sui social con tanto di video pubblicato nelle scorse ore.

«Mi hanno minacciato – sottolinea – entrando nel locale intimandomi di prendere dei soldi (50 euro) con forza, facendomi video, dicendo di voler pagare i danni, ma io ho respinto tutto ciò mandandoli via e siccome non sono riusciti nel loro intento, mi hanno aggredita verbalmente con annessi gestacci. E la cosa che rattrista è che tutto questo succede anche in presenza di altri clienti che restano ammutoliti nel vedere la loro sfacciataggine. Ho esposto il problema ai vigili urbani, al sindaco e agli assessori, mi hanno ascoltato ma purtroppo sono minorenni. Questa non è una clausola perché non credo che i minorenni possano fare tutto quello che gli salta in mente. Quando avevo la loro età, bastava uno sguardo di mio padre per capire tutto e io con i miei fratelli siamo cresciuti nel rispetto più assoluto di tutto e di tutti».

«Sabato sera – racconta l’esercente all’”Edicola del sud” – si sono nuovamente affacciati per dirmi di togliere il video perché ho violato la loro privacy ma io non ho nulla da togliere. Siamo arrivati persino a questo punto ed è davvero l’emblema di questa situazione. Due giorni fa ho parlato con il sindaco (Michele Sollecito), il quale si è impegnato a inoltrare un’altra segnalazione ai carabinieri».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version