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Canfora, Meloni chiede 20mila euro. Laforgia: «È critica politica» – VIDEO

«Noi abbiamo chiesto una sentenza di non luogo a procedere perché il fatto non sussiste o perché non costituisce reato o perché non punibile per esercizio del diritto di critica, in particolare del diritto di critica politica». Lo ha spiegato l'avvocato Michele Laforgia, che difende il professor Luciano Canfora, uscendo dal tribunale dopo l'udienza predibattimentale…

«Noi abbiamo chiesto una sentenza di non luogo a procedere perché il fatto non sussiste o perché non costituisce reato o perché non punibile per esercizio del diritto di critica, in particolare del diritto di critica politica». Lo ha spiegato l’avvocato Michele Laforgia, che difende il professor Luciano Canfora, uscendo dal tribunale dopo l’udienza predibattimentale del processo a carico del docente emerito dell’Università di Bari, querelato dalla premier Giorgia Meloni.

Nel primo pomeriggio è attesa la decisione del giudice.

Canfora è arrivato in tribunale, a Bari, intorno alle 9:30 accompagnato da Laforgia, per l’udienza predibattimentale davanti alla giudice Antonietta Guerra.

I fatti risalgono all’11 aprile 2022, quando Meloni era parlamentare dell’opposizione e il presidente del Consiglio in carica Mario Draghi. Canfora, invitato a parlare nel liceo scientifico “Enrico Fermi” di Bari nell’ambito di un incontro sul conflitto russo-ucraino, definì Meloni «neonazista nell’anima», «una poveretta», «una mentecatta pericolosissima».

La leader di Fratelli d’Italia querelò Canfora, e nei confronti del professore la Procura di Bari ha chiesto la citazione diretta in giudizio.

Circa trenta associazioni e organizzazioni e oltre duecentocinquanta cittadini e cittadine hanno firmato un appello di solidarietà nei confronti di Canfora: tra queste i sei comitati provinciali dell’Anpi pugliese, l’Arci Puglia e Bari-Bat, la Cgil Puglia e Camera del Lavoro metropolitana di Bari, Libera Puglia, la Fondazione Giuseppe Di Vagno, partiti politici e associazioni politico-culturali, le organizzazioni studentesche riunite a livello regionale nella Rete della Conoscenza.

La solidarietà all’esterno del tribunale

All’esterno del palazzo di giustizia di via Dioguardi, Canfora è stato accolto da una ventina di manifestanti che lo hanno applaudito.

«Siamo qui in solidarietà con un intellettuale sotto processo per una querela della presidente del Consiglio Meloni che sta utilizzando la giustizia in maniera strumentale per mettere a tacere il dissenso», afferma la vice presidente dell’Anpi Bari, Giulia Lenoci. «Non è la prima politica di censura, di repressione, che questo governo mette in campo. Siamo qui per ribadire la nostra contrarietà a questo utilizzo strumentale del potere e siamo qui per difendere la nostra costituzione antifascista che difende la libertà di espressione», conclude Lenoci.

Meloni ha chiesto un risarcimento di 20mila euro

La premier Giorgia Meloni ha chiesto un risarcimento dei danni di 20mila euro allo storico e filologo Luciano Canfora. La richiesta è contenuta nell’atto con cui Meloni, difesa dall’avvocato Luca Libra, si è costituita parte civile nel processo per cui stamattina si è svolta l’udienza predibattimentale.

Canfora, si legge nell’atto dell’avvocato Libra, “ha, senza giustificazione alcuna, leso l’onore, il decoro e la reputazione della persona offesa“, cioè la premier Meloni (all’epoca dei fatti contestati parlamentare dell’opposizione), “aggredendo, vieppiù, la sua immagine, come persona e personaggio politico, con volgarità gratuita e inaudita, utilizzando volgari epiteti – imprevedibili ed estemporanei – che hanno seriamente minato la sfera intima e privata, oltre al patrimonio morale e personale della stessa persona offesa”.

E ancora: “La dinamica dei fatti occorsi ha determinato profondi strascichi sulla psiche e sull’immagine personale e professionale della parte civile, tenuto conto dell’ingiusta lesione del diritto inviolabile inerente la propria dignità, immagine e reputazione. La domanda risarcitoria – conclude l’avvocato – è motivata, anzitutto, dal pregiudizio psicofisico sofferto e, soprattutto, dalla lesione alla reputazione, all’onore e all’immagine” di Meloni.

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