Provocò l’incidente in cui morirono due carabinieri pugliesi: arrestata una 31enne

È stata posta agli arresti domiciliari la 31enne Nancy Liliano, di Campagna in provincia di Salerno, che il 6 aprile scorso guidava l’auto che si è scontrata contro il mezzo di servizio dei carabinieri su cui viaggiavano i due militari pugliesi Francesco Pastore, 25enne di Manfredonia, e Francesco Ferraro, 27 anni di Montesano Salentino. Un terzo militare è rimasto gravemente ferito nell’impatto riportando la frattura della clavicola e del bacino. Nell’incidente morì anche un 75enne che era alla guida di un terzo veicolo coinvolto nell’incidente.

La Squadra mobile di Salerno, coadiuvata da personale della Direzione centrale della Polizia stradale di Roma e del Gabinetto centrale di Polizia scientifica, stamattina ha eseguito l’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal gip del tribunale di Salerno, in accoglimento delle richieste presentate dalla Procura. La donna è indagata per il reato di omicidio stradale plurimo aggravato.

L’incidente avvenne sulla strada statale 91. Intorno alle 23 del 6 aprile, nel corso di un servizio perlustrativo, i tre militari in servizio alla stazione dei carabinieri di Campagna furono violentemente urtati sulla fiancata destra dalla Range Rover Evoque condotta dall’indagata, proveniente dal senso di marcia opposto. L’auto, nel girarsi di centottanta gradi a seguito dell’impatto, urtò anche con la parte anteriore di una Fiat Punto, alla cui guida vi era un 75enne residente a Campagna. In seguito all’impatto uno dei militari morì sul colpo, mentre gli altri due carabinieri furono trasportati all’ospedale di Eboli, dove uno di loro morì per le ferite riportate. L’uomo a bordo della Fiat Punto, morì dopo alcuni giorni.

Liliano risultò positiva all’alcool test, con un tasso rilevato di 0,54 gr/litro nel sangue, nonché al precursore della cocaina.

Grazie ai filmati dei sistemi di videosorveglianza come ai rilievi planimetrici e fotogrammetrici della zona interessata, si è ricostruito quanto accaduto: la Range Rover Evoque andava ad una velocità tra i 128 e 133 chilometri orari e, verosimilmente a seguito di un estremo tentativo di frenata, avrebbe impattato violentemente, ad una velocità media di 114 chilometri orari, il fianco destro della vettura dei carabinieri. La Range Rover presentava un eccesso di velocità di 64 chilometri orari rispetto al limite massimo per quell’arteria fissato in 50 chilometri orari.

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