Prostituzione a Bari, un cliente: «Giro enorme, per le minorenni servono molti soldi»

Antonio è sposato e ha due figli. Il suo lavoro, rappresentante di commercio, gli consente di muoversi durante la giornata senza particolari vincoli di orario, e così riesce a tenere nascoste alla famiglia le sue frequentazioni. Il suo vero nome è un altro, che tiene comprensibilmente nascosto, ancorato alla sua esigenza di riservatezza. Ma di esperienza, nel mondo delle escort, ne ha un bel po’, e ci conduce in questo viaggio negli appartamenti e nei b&b, fra tariffe e storie di vita.

Ha saputo degli arresti per sfruttamento della prostituzione?

«Certo, ma non crediate che così hanno risolto tutto. La situazione è molto diversa».

Che intende dire?

«Nel senso che Bari è piena di ragazze, anche giovanissime che si prostituiscono, di tutte le nazionalità, la città è impestata. Molte molte di più di quelle che si può immaginare, e anche insospettabili».

Ne conosce tante?

«Allora, io con le minorenni non sono mai stato, sia chiaro. Ma so con certezza che negli stessi posti che io a volte frequento, ne girano diverse. Personalmente credo sia davvero squallido fare sesso con una ragazzina, ma hanno un bel giro».

Un giro conosciuto?

«Quello è un giro a parte, per chi ha molti soldi, nel quale noi del popolino non entriamo».

Molti clienti, allora?

«Sì, anche professionisti, che si vestono da persone perbene, e poi contribuiscono a questo sfruttamento. Io non sono un moralista, a volte scelgo anche io di pagare per fare sesso, è uno sfizio dopo la cena con gli amici, ma si tratta sempre di adulte consenzienti, che insomma sanno quello che fanno».

Ci diceva, allora, di un giro molto vasto.

«Sì, e di tutte le etnie. Ci sono le brasiliane, poi quelle dell’est europeo, le giapponesi, le tedesche e le francesi, ma anche molte italiane. Soprattutto negli appartamenti, in città sono in un palazzo su cinque».

Come funziona il contatto?

«In due modi: o le cerchi tu sui siti di incontri, oppure sono loro che ti contattano. Sulla chat di Telegram, su Facebook, su Instagram. Ti mandano un link e ti scrivono “ciao”».

E a quel punto?

«A quel punto se ti interessa inizia a chattare, poi spiegano di essere escort e se vuoi ti scrivono dove raggiungerle. Subito, o magari dopo un’oretta. Ti dicono dove devi citofonare e ti aspettano in casa, è tutto riservato».

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