Potenza, riaperta la chiesa dove fu ritrovato il corpo di Elisa Claps: «Sarà luogo di preghiera silenziosa»

La chiesa della Santissima Trinità, nel cui sottotetto fu trovato il cadavere di Elisa Claps il 17 marzo del 2010 a Potenza, è stata riaperta stamattina. La ragazza potentina scomparve e fu uccisa il 12 settembre 1993.

La notizia della riapertura è stata confermata da fonti della curia arcivescovile potentina.

Da tempo era stato avviato il progetto di riapertura al culto della chiesa, che si affaccia su via Pretoria, la strada principale della città, provocando anche polemiche da parte della famiglia Claps, contraria a tale scelta.

La diocesi ha reso noto che «inizialmente, per un congruo tempo», la chiesa della Santissima Trinità, che risale forse al nono secolo, anche se se ne ha notizia in un documento del 1178, «rimarrà aperta ogni giorno dalle ore 8.30 alle 12 e dalle 17 alle 20».

Tenuto anche conto dell’indirizzo dato di recente da Papa Francesco, «in sintonia» con l’arcivescovo del capoluogo lucano, la chiesa sarà «un luogo di preghiera silenziosa, l’Adorazione, la ricerca del conforto interiori e spirituale, e per la promozione di una serena riflessione sulla sacralità della vita».

La decisione di riservare la chiesa della Trinità alla «preghiera silenziosa» è stata presa proprio per avviare un «cammino di riconciliazione e guarigione per la comunità potentina, segnata da una ferita indelebile»: vi è traccia di ciò, è stato sottolineato in una nota della curia, nella lettera che il Papa ha inviato «direttamente» alla madre di Elisa Claps e all’arcivescovo di Potenza, monsignor Salvatore Ligorio.

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