Policoro, «40 euro per evitare la multa»: sospesi quattro poliziotti della Stradale


Quaranta euro per evitare una multa. È quanto avrebbero chiesto alcuni agenti della polizia stradale in servizio a Policoro, nel Materano, a un trasportatore fermato nell’estate del 2022.

Si tratterebbe, però, solo di uno degli episodi emersi durante le indagini condotte dalla polizia di Stato di Matera che, su disposizione della Procura della Repubblica della Città dei Sassi, ha dato esecuzione a un provvedimento di sospensione dal servizio e interdizione nei confronti di quattro agenti.

Gli indagati sono complessivamente 23, 12 dei quali sono pubblici ufficiali, e sono accusati di corruzione, concussione, omissione di atti d’ufficio, falsità in atti pubblici, truffa aggravata ai danni dello Stato e favoreggiamento personale.

Secondo quanto emerso dalle indagini gli agenti sarebbero coinvolti in diversi episodi di corruttela, finalizzati all’omissione di controlli su strada a favore di autotrasportatori di aziende operanti nella fascia jonica della provincia di Matera.

L’episodio avvenuto nel luglio del 2022 è emerso durante una conversazione intercettata. Sono così partite le indagini che avrebbero permesso di identificare altre situazioni simili rivelando contatti frequenti tra gli indagati e diverse aziende di trasporto operanti nelle province di Matera, Potenza, Cosenza, e in alcune regioni limitrofe.

Gli inquirenti riferiscono in una nota che alcuni degli agenti indagati avrebbero avuto «relazioni improprie» con le aziende di trasporto, «facilitando le operazioni di controllo in cambio di favori o benefici personali. In alcuni casi – si legge nella nota -, le aziende locali avrebbero fornito regalie agli agenti in occasione di festività, in violazione di specifiche norme del codice di comportamento del Ministero dell’Interno».

Dalle indagini sarebbe emersa la «condotta sistematica da parte di alcuni agenti della Stradale di Policoro» e il coinvolgimento di altri colleghi oltre all’esistenza «di un sistema di favoritismi e omissioni nelle attività di controllo su strada» che sarebbero stati confermati da intercettazioni e monitoraggi tecnici. Le intercettazioni ambientali sulle auto della polizia di Stato, poi, avrebbero fornito ulteriori prove della collaborazione tra gli agenti e i titolari delle ditte di autotrasporto.

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