«Ho perso l’occhio e anche il lavoro». È tesa e, a tratti, drammatica la ricostruzione in aula dell’aggressione che il giovane senegalese ha subìto il 5 aprile 2022 mentre usciva da Parco Rossani assieme a due amici. È in corso il processo al suo aggressore, un 19enne barese che lo ha picchiato ferocemente, lo ha offeso alla presenza di numerosi testimoni, alcuni dei quali, minorenni, hanno partecipato alle offese di stampo razzista.
Ha raccontato di quando, uscendo dal parco su via Giulio Petroni, aveva incrociato il 19enne, si erano urtati e il ragazzo barese lo aveva guardato male, con insistenza. Il senegalese gli aveva chiesto perché e lui gli aveva urlato: «meglio che te ne vai, negro!», «u gnor, vattene da qui, è meglio per te, altrimenti ti uccido». E si era sfregato le mani, prima di dargli un pugno violento e diretto all’occhio sinistro, facendolo cadere per terra. Poi, non soddisfatto, mentre la vittima cercava di proteggersi rannicchiandosi su se stesso, aveva continuato l’aggressione con pugni e calci che gli avevano lesionato due vertebre, mimando anche il gesto di estrarre un’arma dal giubbotto. E intanto, i tre amici e le ragazze minorenni accanto a lui continuavano a offenderlo chiamandolo «negro».
Ha raccontato tutto questo in aula, di quell’occhio che gli è costato anche la perdita del lavoro e la compromissione del suo presente, di due interventi chirurgici subiti finora. Della rabbia che non lo molla, anche per il fatto che il suo aggressore non gli ha mai chiesto scusa.
Durante il processo è stato ascoltato anche un ispettore di polizia, che ha raccontato dell’insolito e aggressivo atteggiamento tenuto dai genitori dei ragazzi minorenni, identificati dalla vittima e grazie alle immagini della videosorveglianza della zona. L’udienza è poi stata aggiornata a marzo.
E sempre ieri l’associazione ambientalista Bari Ecocity ha chiesto alla prefetta di Bari, Antonella Bellomo, di convocare immediatamente un comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica per discutere delle “reiterate e violente aggressioni subite dai cittadini baresi, spesso minorenni, da parte di bayganbg”.