Tre ordinanze di custodi cautelare sono state eseguite dalla Squadra Mobile di Taranto. Di queste, due in carcere e una agli arresti domiciliari. Le accuse: tentata estorsione, usura, tentato omicidio e lesioni personali aggravate. Le indagini sono state avviate dopo un intervento della Polizia per una violenta aggressione ai danni del titolare di un’agenzia di scommesse e di suo genero, che presentavano vistose ferite e tumefazioni al volto e al capo. Dagli accertamenti è emerso che
il titolare del centro, trovandosi in difficoltà economica, si era rivolto anni prima a un frequentatore delle agenzie di scommesse, chiedendogli in prestito somme di denaro che, secondo l’accusa, sarebbero state restituite con ingenti somme a titolo di interessi. A fronte di un primo prestito, l’uomo ne avrebbe chiesti altri. Alla fine gli usurai gli avrebbero ordinato di
pagare oltre 100mila euro. Dopo un periodo di silenzio, si sarebbe verificata l’aggressione da parte dello stesso “finanziatore” e di un suo collaboratore.