Paul Haggis risponde ai giudici: «Nessuna violenza, rapporti consensuali». Resterà in Italia finché non sarà scagionato

«Massima collaborazione e attesa fiduciosa per quello che saranno gli esiti degli accertamenti. Haggis ha risposto a tutte le domande che hanno fatto il giudice, i pm e la difesa. Lo stesso Mr Haggis ha dichiarato la sua volontà di rimanere in Italia fino a quando non sarà definitivamente accertata la sua totale innocenza». Lo ha detto Michele Laforgia, difensore del premio Oscar Paul Haggis fermato domenica a Ostuni con l’accusa di violenza sessuale.

Laforgia ha parlato con i cronisti al termine dell’interrogatorio di convalida del fermo che si è svolto dinanzi al gip di Brindisi Vilma Gilli.

«Paul Haggis ha spiegato come sono andati i fatti. Si è dichiarato totalmente innocente, così come aveva fatto nell’immediatezza del fermo. I rapporti che ha avuto con questa donna sono totalmente consensuali nel corso di questi tre giorni trascorsi insieme ad Ostuni», ha aggiunto Laforgia.

«Abbiamo chiarito – ha precisato Laforgia -, anche contrariamente a quello che si ipotizza nelle imputazioni, che non c’è nessuna lesione e nessun segno di violenza».

«Io credo – ha sottolienanto il penalista barese – che abbiano male interpretato il referto del Pronto Soccorso, dove la ragazza è stata visitata a seguito della denuncia. Adesso stiamo aspettando il provvedimento del giudice che dovrà pronunciarsi sia sul fermo che sulla richiesta dell’accusa, che è di mantenere gli arresti domiciliari in attesa degli accertamenti urgenti».

Laforgia ha spiegato che «è stato già richiesto l’incidente probatorio ascoltando la denunciante in contradditorio. Mr Haggis ha dichiarato espressamente che non solo non ha fatto nulla per sottrarsi agli accertamenti della giustizia italiana, e di essere rimasto qui anche perché qui stava lavorando e doveva lavorare per il festival. Ma anche di avere tutto l’interesse ad essere presente a questi accertamenti e poi di rimanere in Italia fin quando non sarà accertata la sua totale innocenza, perché da questo dipende la sua vita qui, ma anche negli Stati Uniti dove risiede».

«Non entriamo più nel merito per rispetto del giudice che è in camera di consiglio e ne uscirà non prima del pomeriggio. Il giudice ha già detto che deciderà oggi, e ci vorranno ore. Come avete visto l’udienza è durata non poco, abbiamo discusso, lui ha reso dichiarazioni, ha risposto alle domande. Opportunatamente va fatto un approfondimento, gli atti non sono tanti, ma la vicenda è molto delicata. L’incidente probatorio non è stato ancora fissato, ma è stato già richiesto», ha concluso Laforgia.

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