Tornano a casa i fratelli Pierpaolo e Luciano Cariddi. Gli ex sindaci di Otranto erano detenuti dallo scorso 12 settembre nella Casa Circondariale di Borgo San Nicola. La decisione è stata presa dalla Gip Cinzia Vergine su parere favorevole del procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone e della pm Giorgia Villa. Due le motivazioni che hanno indotto le magistrate ad attenuare le esigenze cautelari e a concedere i domiciliari: l’avviso di conclusione delle indagini, arrivato proprio ieri, e il tempo trascorso in regime carcerario. Il collegio difensivo dei Cariddi, composto dagli avvocati Gianluca D’Oria e Alessandro Dello Russo (Pierpaolo Cariddi) e Viola Messa e Michele Laforgia (Luciano Cariddi), aveva già presentato un’istanza di sostituzione della pena con i domiciliari. Istanza che era stata respinta dalla Gip così come era stato respinto il successivo ricorso al Tribunale del Riesame.
Entrambi erano stati arrestati con l’accusa di essere capi e organizzatori di un sodalizio che condizionava l’azione dell’apparato amministrativo del comune di Otranto grazie alla complicità di altre figure che ricoprivano ruoli cruciali negli uffici tecnici. Un vero e proprio consolidato “sistema”, come definito dalla gip Cinzia Vergine nelle 958 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare, fondato sul do ut des con gli imprenditori per consolidare il proprio bacino elettorale.