Ancora un’aggressione a un operatore sanitario nella serata di ieri al Pronto soccorso dell’ospedale di Taranto. È successo intorno alle 20: una tecnico di radiologia è stata aggredita e strattonata da parenti e amici di un paziente presenti in gran numero all’interno della struttura.
L’operatrice è stata spintonata e aggredita verbalmente, tanto da dover ricorrere alle cure dei medici per dolori muscolari diffusi, dovuti al violento spintonamento, e per lo stato di agitazione seguito all’aggressione.
L’ennesimo caso di violenza nei confronti di un operatore sanitario non lascia indifferente l’Ordine delle Professioni sanitarie della provincia di Taranto che, attraverso il presidente Pierpaolo Volpe, chiede l’immediata convocazione di un tavolo in Prefettura.
«Pretendiamo risposte concrete – scrive Volpe in una nota -: quali tutele per il personale sanitario. Non è più tempo delle attese, esigiamo interventi immediati. Tutte le istituzioni devono farsi carico del problema della sicurezza degli operatori sanitari nei luoghi di cura».
In riferimento a quanto accaduto ieri, Volpe scrive: «Da una prima ricostruzione sembrerebbe che un gruppo di parenti e amici impropriamente presenti nel Pronto soccorso di Taranto, abbiano aggredito, strattonandola, un’operatrice sanitaria. Come è possibile l’accesso di un gruppo di persone al Pronto soccorso soprattutto in piena emergenza e recrudescenza dell’infezione da Sars-CoV-2? Questa è solo una delle domande che poniamo alla Asl di Taranto», conclude Volpe.