«Mi ha detto che non vuole un lavoro perché ne ha già uno, non chiede sostegni economici ma supporto di natura psicologica, un tipo di supporto che le sarà garantito visto che nel pomeriggio di domani incontrerò la dirigente del settore servizi sociali del Comune con la signora Musti per capire come muoverci». Sono le parole di Marcello Lanotte, presidente del Consiglio comunale di Barletta che ha incontrato Giusy Musti, vedova di Giuseppe Tupputi, il 43enne ucciso a colpi di pistola nel suo bar di via Rionero l’11 aprile dello scorso anno.
Lanotte ha incontrato Giusy Musti dopo la messa celebrata in ricordo del marito. La donna, madre di due bambine, proprio ieri aveva raccontato della solitudine e del senso di abbandono da parte delle istituzioni provato dopo la morte di Tupputi.
La signora Musti aveva precisato di aver dovuto scegliere se far seguire sua figlia o se stessa dalla psicologa, «perché certe spese non me le posso permettere e ho deciso di aiutare la mia bambina».
Lanotte ha ricordato che quando è avvenuto il delitto, a palazzo di città c’era il commissario prefettizio, ma «questo non vuole essere né una scusa né una giustificazione – ha aggiunto -. Subito dopo l’omicidio, a quanto mi risulta, la situazione della famiglia Tupputi è stata presa in carico anche dalla Asl. Poi, qualcosa si è inceppato. Ma non è importante. Cioè che ora è importante è risolvere e aiutare Giusy e le sue bambine».