Sono state ulteriormente intensificate le misure di sicurezza nei confronti della famiglia Tammaro, dopo l’uccisione avvenuta ieri mattina ad Orta Nova di Gerardo Lorenzo Tammaro, 55enne e padre di Mirko reo confesso dell’omicidio di Andrea Gaeta, 20enne figlio del capo clan Francesco Gaeta, ucciso nella notte tra il 3 e il 4 settembre scorsi.
Durante la scorsa notte i carabinieri hanno eseguito diverse prove stub e una decina di perquisizioni anche a persone vicine alla famiglia Gaeta. Al momento una delle maggiori ipotesi su cui lavorano gli investigatori è legata, infatti, ad una possibile vendetta della famiglia Gaeta nei confronti della famiglia Tammaro. Mirko Tammaro ha ucciso Andrea perché, secondo quanto emerso dalle indagini delle forze dell’ordine, geloso della sua ex fidanzata vista più volte proprio in compagnia del 20enne.
Intanto in mattinata, in Prefettura, si è riunito un comitato straordinario per l’ordine e la sicurezza pubblica proprio per discutere dell’emergenza criminalità su Orta Nova.
Le indagini restano di competenza della Procura ordinaria di Foggia. A Orta Nova, però, cresce la paura. Secondo il recente report della Dia, il clan Gaeta è legato da vincoli di parentela alla batteria foggiana dei Moretti e sarebbe attivo, così come emerso in recenti operazioni, nel settore dello spaccio di stupefacenti (eroina, cocaina e hashish) e alla detenzione illegale di armi. Per gli investigatori nel territorio «continua a registrarsi un tessuto criminale fortemente caratterizzato dall’egemonia del gruppo Gaeta le cui molteplici attività illecite lo proiettano pienamente nello scenario criminale della provincia dauna».