Omicidio di un imprenditore a Nemoli nel 1989: la Procura di Potenza riapre le indagini

La Procura distrettuale antimafia di Potenza ha riaperto le indagini sull’omicidio dell’imprenditore di Lagonegro, Domenico Di Lascio, ucciso a colpi di arma da fuoco l’11 gennaio 1989 nel suo mobilificio a Nemoli.

Lo ha annunciato il procuratore Fabrizio Curcio in una conferenza stampa nel Palazzo di Giustizia.

Il delitto è rimasto finora senza colpevoli. Un cold case su cui nel 2003 ci fu uno sviluppo investigativo con tre arresti ma non arrivò nemmeno al processo, chiudendosi alle indagini preliminari.

Il procuratore ha comunicato che le indagini sono state riaperte dopo l’acquisizione di «elementi certi» e informazioni «rilevanti». Il reato è stato «studiato in ogni dettaglio».

Curcio ha fatto appello a chiunque abbia visto, sia l’11 gennaio che nei giorni precedenti, una Fiat Regata o Argenta effettuare un percorso di alcune decine di chilometri, da Nemoli fino a Sant’Arcangelo di Potenza e oltre, a fornire informazioni ai carabinieri di Potenza.

Può essere utile qualsiasi dettaglio sul transito e sulla sosta. Gli inquirenti ritengono che i possibili responsabili del delitto siano fuggiti su uno dei due tipi di vettura, in base al percorso fin qui ricostruito. Stretto riserbo sulla pista investigativa che viene seguita dalla Dda e dai Carabinieri.

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