Avrebbe respinto le accuse il 50enne Michele Piano, sottoposto a fermo per l’omicidio volontario di Michele Piacentino, 34 anni, ucciso nella tarda serata tra venerdì e sabato scorsi a San Giovanni Rotondo.
I carabinieri che lo hanno rintracciato lo avrebbero trovato nascosto sotto un letto, nel tentativo di sfuggire alla cattura, in un’abitazione di campagna. L’uomo è stato individuato anche attraverso il sistema satellitare installato sull’auto con cui si è dato alla fuga dopo il delitto.
Vittima e presunto assassino, a quanto viene riferito, sono cugini.
Il fermato, fa sapere il suo legale, Luigi Marinelli, si è detto estraneo ai fatti. Alla base del delitto, a quanto si apprende, un violento litigio per motivi da accertare, avvenuto nell’abitazione del presunto autore del delitto.
Determinanti per l’individuazione del presunto killer le telecamere di videosorveglianza presenti in zona. L’arma, come già emerso fin dalle primissime indagini, è stata trovata dai carabinieri nascosta in una siepe a poca distanza dall’abitazione in cui è avvenuto il delitto.
Sulla pistola, una scacciacani modificata, saranno eseguiti esami balistici per verificare se si tratta dell’arma che ha sparato.