Un nuovo incendio è divampato, ieri sera, sull’ex pista di Borgo Mezzanone, nel Foggiano, dove insiste il villaggio spontaneo che ospita oltre duemila lavoratori stranieri che, in questo periodo di grandi raccolte, vede aumentare in maniera consistente le presenze, con tutte le emergenze del caso.
Fortunatamente non ci sono state gravi conseguenze e non si registrano feriti «ma altri lavoratori hanno perso un tetto e tutto quel che avevano, documenti compresi», denunciano Maurizio Carmeno, segretario provinciale della Cgil di Foggia, e Giovanni Tarantella, segretario generale della Flai Cgil provinciale, la categoria dei lavoratori dell’agroindustria.
«Grazie al pronto intervento dei Vigili del Fuoco si è evitato il peggio», aggiungono.
«Dopo la protesta dei lavoratori e il tavolo in Prefettura dell’1 agosto, è stato mantenuto l’impegno a dotare il villaggio di acqua grazie all’installazione di tre autobotti che vengono rifornite ogni due giorni», affermano Carmeno e Tarantella. «Lavoratori e lavoratrici che lì vivono sono molto contenti di questa conquista, ma come detto in questo periodo le presenze aumentano e le tre botti si sono rivelate insufficienti. Ne servono di più per garantire a tutti questo servizi. Purtroppo riscontriamo ritardi, conclude Cgil e Flai di Capitanata, sull’utilizzo del fondo CIS per la bonifica dell’area e la rimozione dei rifiuti. C’è la necessità che si raccordino le azioni del Comune di Manfredonia, e dell’Amministrazione provinciale della Prefettura, alla quale chiediamo ancora una volta un impegno affinché anche in questo senso si possano dare risposte celeri a migliaia di persone».