All’arrivo dei Carabinieri era «ancora aggrappata con entrambe le mani al cancello di entrata dell’abitazione» di un uomo con il quale aveva avuto una relazione, poi finita.
Protagonista della vicenda è una donna di 46 anni, di Bella, nel Potentino, arrestata dai carabinieri per l’accusa di atti persecutori ai danni di un uomo di 40 anni perché incapace di accettare la fine di «un fugace rapporto sentimentale».
A causa delle sue «condotte reiterate e moleste» nei confronti dell’uomo, messe in atto nei mesi scorsi, la donna aveva ricevuto nei giorni scorsi, su richiesta dell’uomo, un «ammonimento». Alcune sere fa, infatti, l’uomo ha chiesto l’intervento dei carabinieri perché la donna, fuori da casa sua, «cercava insistentemente di poter interloquire con lui».