No alla colata di cemento sulle campagne: una fiaccolata contro la variante alla SS 16 nel Barese

Un’intera comunità in piazza per la difesa del territorio e per dire No alla variante 3 Anas. Dopo l’incontro, avvenuto a Noicattaro, nel quale si sono condivise tutte le criticità riguardante la scelta di un progetto stradale che andrebbe a gettare una colata di cemento sulle campagne e sviscerata la possibilità di più di un’alternativa sostenibile, domani la protesta culminerà con una fiaccolata. Sono attese circa mille persone, più di 30 realtà, tra associazioni e parrocchie, che si daranno appuntamento alle 16, all’Eremo di Noicattaro, da dove partirà la fiaccolata, con arrivo nella piazza centrale. In prima linea l’arciprete della chiesa Matrice di Noicattaro Don Vito.

«Vogliamo dare voce a chi non ha voce – fa sapere l’arciprete – alla natura, piante, animali. Spetta a noi rispettarle perchè siamo tutti parte di un unico mondo».

Alla fiaccolata parteciperanno anche i volontari che si impegnano a bonificare l’area dell’Eremo, un paradiso inzozzato da rifiuti e, ora, anche minacciato dall’inquinamento.

«Non si comprende – afferma Nino Greco dell’Archeoclub di Bari – come mai le lame San Giorgio e Giotta non siano state già oggetto di tutela ambientate. Presentano un microclima e una ricchezza di ecosistemi tale da ospitare molte specificità tra piante e animali».

Il supporto di tante realtà e cittadini sta aiutando i sindaci di Triggiano e Noicattaro che, caparbiamente, si stanno schierando a favore di una soluzione meno impattante.

«Parteciperò alla marcia con la fascia tricolore – dichiara il primo cittadino di Noicattaro Raimondo Innamorato – sapere che tante persone ci sostengono nella volontà di opporci con ogni mezzo alla variante 3 Anas, ci fa capire che stiamo facendo la scelta giusta. Non lasceremo che i nostri territori siano soffocati dal cemento». Oltre a flora e fauna, la variante 3 avrebbe ripercussioni anche su economia locale e piccoli imprenditori. Per realizzare il progetto sarebbe necessario l’esproprio di numerose campagne.

«Coltivo la terra con amore – racconta un contadino con le lacrime agli occhi – il mio terreno sarebbe completamente distrutto. La mia famiglia sarebbe in ginocchio così come tanti contadini che si ritroverebbero senza terra e disoccupati». Gli attivisti hanno invitato i futuri candidati sindaco di Bari a partecipare, per rendersi conto della bellezza che verrebbe investita dal cemento e dare un volto a coloro che si oppongono e sostengono un’alternativa possibile.

«Abbiamo esteso l’invito a forze sociali e politiche – chiarisce Donato Cippone presidente di “Onda verde Puglia, Facciamo Rete” – ma evitando simboli di partito perchè questa battaglia non è politica. Gli alberi, i muretti a secco, gli antichi pagliai, non possono difendersi. Invitiamo le istituzioni e i candidati ad unirsi a noi e riconsiderare questa alternativa possibile e sostenibile, meno impattante e più economica».

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