In questi giorni in cui imperversa il dibattito sullo scioglimento dei comuni con l’arrivo dei commissari a Bari, torna a parlare Silvana Cafaro, sindaca di Neviano dal 2010 al 2020.
«Il dibattito di questi giorni – dichiara Cafaro – e le dichiarazioni al vetriolo di numerosi esponenti di centrosinistra a difesa di Antonio Decaro e contro la procedura di accesso disposta dal Ministero dell’Interno presso il comune di Bari hanno dell’incredibile. Peccato non averli visti all’opera con lo stesso impegno ed il medesimo furore ideologico quando ad essere sciolti sono stati tanti altri comuni della provincia di Lecce, colpevoli però di essere di colore politico diverso».
Parla della “sua” Neviano, commissariata dall’agosto del 2022 e racconta dell’incubo vissuto, della sua incandidabilità, senza mai essere stata indagata per alcun reato, ma con la sola colpa di aver intrattenuto delle conversazioni telefoniche con un noto imprenditore del posto, ritenuto vicino ad esponenti della criminalità organizzata.
«Anche Decaro ha le sue responsabilità – conclude la sindaca Cafaro – per non avere, da presidente dell’Anci, mosso un dito in soccorso della dignità di tanti Sindaci da lui rappresentati, caduti nel vortice di un meccanismo che non consente a chi vi incappa alcuna forma di difesa».
E tra quei sindaci c’è anche Fiorella Mastria, figlia della Cafaro, eletta nel 2020, che è in attesa della sentenza del Tar Lazio sullo scioglimento del comune e dell’esito del ricorso contro l’incandidabilità.