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Neonato abbandonato vicino a un cassonetto in centro a Taranto, la madre vuole riconoscerlo

La 23enne georgiana, madre del neonato lasciato vicino a un cassonetto dei rifiuti nel centro di Taranto sabato scorso, ha espresso al suo avvocato, Francesco Zinzi, la volontà di riconoscere il piccolo. La donna è attualmente ricoverata in Ostetricia all'ospedale Santissima Annunziata per accertamenti, così come ricoverato in osservazione al reparto di Terapia intensiva neonatale…

La 23enne georgiana, madre del neonato lasciato vicino a un cassonetto dei rifiuti nel centro di Taranto sabato scorso, ha espresso al suo avvocato, Francesco Zinzi, la volontà di riconoscere il piccolo.

La donna è attualmente ricoverata in Ostetricia all’ospedale Santissima Annunziata per accertamenti, così come ricoverato in osservazione al reparto di Terapia intensiva neonatale è il piccolo, dal peso di 3 chili, al quale i medici hanno dato il nome di Lorenzo.

La donna, che lunedì aveva già chiesto di vedere il proprio figlio e di allattarlo, anche se poi non c’era stato un seguito concreto, ha temporaneamente lasciato il reparto dove era e, insieme al suo legale, si è recata nell’ufficio dell’ospedale dove avvengono i riconoscimenti dei neonati. Riconoscimento che però non è potuto avvenire per un problema pare burocratico, per cui è stato rinviato alle prossime ore.

Stamattina in ospedale si è anche recato per sentire la donna, indagata di abbandono di minore, la sostituta procuratrice dei minori di Taranto, Stefania Ferreri Caputi.

La 23enne georgiana lavora a Taranto come badante in casa di un’anziana dove ha dato alla luce il neonato nel pomeriggio di venerdì scorso. Ha quindi dormito la notte tra venerdì e sabato col piccino e poi di primo mattino, dopo averlo lavato e avvolto in un lenzuolino, l’ha lasciato in una borsa di tela dove poi alle 7 l’ha scoperto una donna che portava a spasso il proprio cane, attratta dai pianti del neonato.

La donna ha detto che l’abbandono è stato un gesto di smarrimento e di disorientamento dettato dalla paura di perdere il lavoro di badante a seguito della nascita del piccolo. La donna ha anche un altro figlio di 5 anni che vive in Georgia.

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