Starebbe pensando di riconoscere il figlio, che i medici hanno chiamato Lorenzo, la 23enne georgiana che sabato scorso ha abbandonato il piccolo tra i rifiuti nel centro di Taranto.
La giovane avrebbe detto di aver avuto «un momento di sbandamento e di disorientamento, provocato dalla paura di perdere il lavoro come badante».
Il neonato è attualmente ricoverato nel reparto di terapia intensiva neonatale (è in buone condizioni, dicono i medici, e pesa 3 chili), mentre la mamma da sabato sera, portata dalla Polizia che l’ha rintracciata, si trova in Ostetricia per i controlli. La donna ha paura di restare senza lavoro soprattutto per l’altro figlio, di 5 anni, che è rimasto in Georgia e che mantiene.
La 23enne è arrivata a Taranto da alcuni mesi e tramite una cooperativa ha trovato lavoro come badante.
Il parto è avvenuto nel bagno di casa dell’anziana signora che assiste. E adesso la paura della ragazza sarebbe quella di non poter più fare la badante, e perdere quindi il lavoro, dovendo occuparsi del neonato.
Dal momento della presa in carico del piccino da parte della struttura sanitaria, la donna, indagata per abbandono di minore, ha dieci giorni di tempo per decidere se riconoscerlo o meno e quindi prenderlo in carico.