È stata dimessa dall’ospedale Santissima Annunziata di Taranto la 23enne georgiana che, sabato scorso, aveva abbandonato un neonato nei pressi di un cassonetto dei rifiuti in centro.
La donna, che aveva partorito venerdì pomeriggio nel bagno della casa dell’anziana signora che assisteva come badante, ha lasciato il reparto di Ostetricia ma va comunque in ospedale ogni tre ore per allattare il bambino.
La 23enne, dopo l’abbandono del piccolo, era stata rintracciata dalla Polizia nella serata di sabato grazie alle immagini della videosorveglianza. Gli agenti l’avevano trovata proprio a casa dell’anziana dove prestava servizio portandola in ospedale per farla sottoporre a controlli medici dato che aveva partorito da sola.
Superata questa fase, la ragazza è uscita ed ora vive in una struttura protetta, dalla quale però esce ad intervalli orari per recarsi ad allattare il proprio figlio. Già qualche giorno fa la donna aveva manifestato la volontà di riconoscerlo spiegando che l’abbandono era stato un gesto di smarrimento e di disorientamento, dettato dalla paura di perdere il lavoro acquisito da poco tempo per dover badare al piccino.
Il caso della georgiana, che è assistita dall’avvocato Francesco Zinzi di Taranto, è intanto al vaglio dei magistrati minorili i quali dovranno decidere se il neonato puo’ essere affidato alla donna visto che la stessa è stata comunque indagata per abbandono di minore.
Il neonato è ancora ricoverato nel reparto di Terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Taranto ed è in buone condizioni. I medici hanno dato al neonato il nome di Lorenzo ma la madre intende cambiarlo in Gabriele, cosa che potrà fare con l’avvenuto affidamento.
Del caso, infine, si è occupato anche il consolato della Georgia a Bari mentre il Comune di Taranto ha avviato una raccolta fondi raccogliendo così la risposta di solidarietà che sin dalle prime ore di sabato è scattata da parte di molti cittadini.