Due agenti della Polizia locale di Lecce sono state interdette dai pubblici uffici. Si tratta di Luisa Fracasso, 45 anni, e della 53enne Loredana Valletta.
L’ordinanza è stata eseguita questa mattina dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria del Comando provinciale di Lecce, all’esito di indagini delegate dalla Procura della Repubblica del capoluogo salentino, per fatti di falso e corruzione connessi all’illecito annullamento di numerosissimi verbali di infrazione al codice della strada.
Sono 46, in tutto, gli indagati tra cui alcuni politici locali – tra cui il 63enne Antonio Finamore, attuale consigliere comunale di minoranza che, all’epoca dei fatti era in maggioranza con Prima Lecce -, pubblici ufficiali e beneficiari degli annullamenti. Tra gli indagati anche l’ex assessore comunale alla Mobilità della giunta Perrone, il 48enne Luca Pasqualini, e un’altra vigilessa, la 51enne Francesca Vallone.
Le indagini sono partite nel 2019 e hanno coinvolto tre agenti della Polizia locale di Lecce, tra cui i due destinatari della misura eseguita oggi, un dipendente di una municipalizzata e uno della Polizia provinciale. A quanto emerso, gli indagati avrebbero annullato o archiviato oltre 500 multe nei confronti di «una vasta platea di persone» – come scrivono gli inquirenti in una nota – legate da amicizia o interessi personali.
Attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, sarebbe emerso che le multe venivano annullate in cambio di favori di vario genere – biglietti per concerti o spettacoli, per le giostre, addobbi per matrimoni o servizi per il trasloco – ma anche per rafforzare il consenso elettorale verso alcuni politici locali.
Nell’inchiesta sarebbero coinvolti anche dipendenti di altre pubbliche amministrazioni che avrebbero consentito agli indagati di «ampliare lo spettro di conoscenze e di relazioni amicali in maniera trasversale, garantendo, in un meccanismo di reciproca disponibilità allo scambio di favori, l’annullamento di atti amministrativi», si legge in una nota dei finanzieri.