Morti mentre spengono un incendio a Nova Siri: chi sono i vigili del fuoco eroi

Si chiamavano Nicola Lasalata e Giuseppe Martino i due vigili del fuoco che ieri pomeriggio hanno perso la vita durante un intervento di salvataggio in contrada Cozzuolo a Nova Siri, in provincia di Matera. Entrambi originari della provincia di Matera, avevano 45 anni e un lungo curriculum alle spalle. Lasalata era Vigile del Fuoco Coordinatore, qualifica più alta del corpo seconda solo a quella di capo squadra. Per Martino invece il grado di vigile del fuoco esperto.

Il legame con la Puglia

I due avevano anche un profondo legame con la regione Puglia, avevano infatti prestato servizio per circa dieci anni nel barese, a Corato. Erano riusciti da pochi mesi a ottenere il trasferimento e a riavvicinarsi ai loro luoghi di origine in Basilicata ed erano entrati a fare parte del distaccamento di Policoro. La loro morte ha destato profonda commozione nell’intero corpo dei vigili del fuoco e in particolare tra i colleghi di Corato, ancora increduli per l’accaduto. Nella cittadina pugliese si erano distinti per la loro professionalità ed esperienza, condividendo con i colleghi pugliesi moltissime esperienze umane prima ancora che lavorative.

La strage Andria-Corato

Sia Lasalata che Martino hanno partecipato alle operazioni di soccorso durante l’incidente ferroviario sulla tratta Andria-Corato, che il 12 luglio del 2016 aveva portato alla morte di 23 persone e al ferimento di altre 58. Per il suo intervento Nicola Lasalata era stato insignito di un encomio, insieme al resto della sua squadra (composta dai colleghi Paolo Marsella, Michele Ladisa, Giuseppe Bartucci, Silvio Braia, Ottavio Trerotoli, Francesco Miglio, Paolo Cagnetta, Nicola D’Ettole e Cataldo Perrone). I primi a giungere sul posto via terra furono, infatti, gli uomini del distaccamento dei pompieri di Corato. Dal cielo, invece, arrivò veloce un elicottero, anch’esso dei vigili del fuoco. Ai componenti dell’equipaggio dell’elicottero e ai componenti della prima squadra terrestre intervenuta nel disastro, il Capo Dipartimento Bruno Frattasi aveva inteso rivolgere l’elogio «per il prezioso contributo fornito della complessa emergenza. Giunti in tempi rapidissimi sul luogo del sinistro, gli operatori si sono efficacemente prodigati senza sosta in condizioni climatiche proibitive per trarre in salvo il maggior numero di persone intrappolate nei rottami dei convogli interessati dal tragico incidente, prestando proficuamente la propria instancabile opera». La squadra intervenuta di cui faceva parte anche Nicola Lasalata, fu anche quella che riuscì a trarre in salvo il maggior numero di feriti. Tra loro, anche il piccolo Samuele: il bimbo, rimasto imprigionato in uno dei vagoni, venne estratto dalle lamiere attorcigliate mentre sua nonna, che lo aveva protetto abbracciandolo, era ormai morta.

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