La gip del tribunale di Taranto, Gianna Martino, ha archiviato l’inchiesta a carico di 12 medici dell’ospedale Santissima Annunziata indagati per la cooperazione in omicidio colposo in riferimento alla morte di Leonardo Preteso, 19enne deceduto all’alba del 22 settembre 2022. A riferirlo è l’Asl Taranto.
Dopo la morte del ragazzo, i genitori presentarono denuncia e il sostituto procuratore della Repubblica Mariano Buccoliero, come atto dovuto, aveva aperto un fascicolo iscrivendo nel registro degli indagati i medici dei diversi reparti, dal pronto soccorso a Neurologia, da Anestesia e Rianimazione a Cardiologia, da Chirurgia vascolare a Radiodiagnostica fino a Urologia, che erano intervenuti sul giovane.
Il magistrato aveva quindi disposto l’esecuzione dell’autopsia. I consulenti tecnici, il professor Antonio De Donno, il professor Domenico Angiletta e la dottoressa Claudia Serpino, hanno espletato l’esame autoptico ed esaminato la documentazione clinica escludendo ogni responsabilità a carico dei medici.
L’Asl ionica spiega che «secondo quanto riportato dai consulenti nella loro relazione, il giovane era affetto da una rara malattia del connettivo e la causa del decesso è stata un’emorragia, un evento acuto e imprevedibile, così da non ravvisare alcuna responsabilità penale a carico dei medici, sia riguardo al trattamento terapeutico adottato sia riguardo all’assistenza e vigilanza prestata al giovane paziente nel corso della degenza, in particolare in occasione degli accessi al pronto soccorso, delle relative consulenze e anche durante il ricovero presso il reparto di Neurologia del nosocomio tarantino».
Il pm Buccoliero ha quindi «rilevato l’infondatezza del reato e richiesto alla gip l’archiviazione del procedimento. Richiesta che è stata accolta poiché non sono stati rinvenuti elementi che indicassero negligenza, imprudenza o imperizia da parte degli indagati», conclude l’Asl.