Molfetta, muore dopo 4 ore d’attesa al pronto soccorso: l’Asl Bari risarcirà i parenti

Il Tribunale di Trani ha condannato l’Asl Bari a risarcire per circa 160mila euro i due familiari di un uomo di 58 anni morto all’ospedale Don Tonino Bello di Molfetta dove si era recato per un malore causato da una reazione allergica.

A darne notizia è l’Unione nazionale dei consumatori di Molfetta.

I fatti risalgono al 15 marzo del 2021 quando il paziente, giunto al pronto soccorso vigile, cosciente e orientato, è deceduto per un arresto cardiaco dopo 4 ore di attesa.

Il tribunale ha accolto le tesi contenute nel ricorso proposto dall’avvocato Antonio Calvani dell’Unione nazionale consumatori di Molfetta, sostenendo che i medici “non si attenevano alle linee guida, che, in caso di shock anafilattico, indicano come primo trattamento l’uso di adrenalina” e “omettevano di adempiere ai doveri di osservazione stretta e di monitoraggio continuo del paziente“. Di conseguenza “l’Asl Bari è tenuta a rispondere della condotta colpevolmente omissiva tenuta dai medici del pronto soccorso come sopra accertata, alla quale l’esito letale occorso è imputabile”.

«Una vicenda triste e dolorosa, un caso di malasanità che dimostra, laddove ce ne fosse bisogno, il gravissimo problema di un’assistenza sanitaria assolutamente deficitaria nel nostro territorio, che non tutela a sufficienza le persone che si recano in ospedale. Bastava una puntura per salvarlo», spiega l’avvocato Antonio Calvani che ha seguito il caso. «Per questo esortiamo tutte le istituzioni ad adoperarsi per migliorare e potenziare i servizi sanitari della nostra zona affinché casi come questo non si ripetano mai più. Solo così la morte di quest’uomo e il coraggio dei suoi parenti nel portare avanti questa battaglia di verità non saranno stati vani» conclude Calvani.

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