Due persone sono state arrestate, nelle scorse ore, nel Potentino perché responsabili di episodi di maltrattamenti in famiglia.
Il primo è avvenuto nel capoluogo lucano. Un 50enne ha telefonato al 112 per chiedere aiuto perché il fratello minore stava cercando di sfondare l’ingresso della sua abitazione minacciandolo di morte. Giunti sul posto, i carabinieri hanno sorpreso l’uomo, un 45enne, che tentava di introdursi in casa del fratello che ha continuato a minacciare nonostante l’arrivo dei militari.
L’uomo è stato bloccato con le accuse di violenza privata e violazione di domicilio e portato in carcere a Potenza.
Il secondo episodio, invece, si è verificato a Tito dove è stato arrestato un ex fidanzato violento.
A denunciarlo è stata una giovane ragazza che si è recata direttamente in caserma raccontando ai carabinieri quanto era costretta a subire da anni: persecuzioni e aggressioni sfociate in minacce di morte e nell’invio della foto di una pistola via WhatsApp.
I militari hanno immediatamente attivato il Codice rosso e hanno rintracciato il 20enne che in casa aveva una pistola giocattolo.
Il giovane è stato arrestato con l’accusa di atti persecutori e, su richiesta del tribunale di Potenza, sottoposto a divieto di avvicinamento all’ex fidanzata con apposizione di braccialetto elettronico.