Finisce al 41bis, il 36enne Cristian Tarantino di San Pietro Vernotico, ritenuto il presunto boss del locale clan della Sacra Corona Unita, per aver continuato ad impartire ordini e minacciare anche dal carcere, tramite smartphone e pc.
L’applicazione della più ferrea misura detentiva destinata ai criminali più pericolosi e soprattutto a quelli ritenuti ai vertici delle organizzazioni mafiose, che prevede l’isolamento in cella, è stata disposta dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio, su richiesta della Dda di Lecce.
Le motivazioni
Il provvedimento scaturisce perché Tarantino avrebbe mantenuto i contatti con i propri sodali, impartendo loro ordini, attraverso l’utilizzo di smartphone e pc, introdotti illegalmente nella propria cella. Avrebbe anche seguito in videochiamata il pestaggio del fratello della sua ex compagna.
A Tarantino viene anche mossa l’accusa di aver continuato ad inviare messaggi di sfida e minaccia grazie al proprio profilo TikTok, chiamato “tarantinocristian666”, probabilmente gestito da terzi.
Il presunto boss di San Pietro, dunque, avrà a disposizione una cella due metri per tre, un letto, un tavolo ed una sedia inchiodata sul pavimento. Sarà sempre controllato 24 ore su 24 e non potrà avere i suoi oggetti personali. In attesa che si concluda l’ultima inchiesta giudiziaria (nel frattempo ha accumulato pene definitive fino al 2046), potrà vedere i propri congiunti una volta al mese, ma sono proibite le videochiamate.