Matera, la Ferrari parcheggiata sul sagrato della chiesa durante il matrimonio: «Incivili e irresponsabili»

Una Ferrari rosso fiammante sul sagrato della chiesa di San Francesco, a Matera, proprio sotto le scalinate dell’edificio e con una ruota su un lucernario in vetro.

È accaduto sabato mattina e la cosa non è passata inosservata provocando indignazione tra i fedeli ma non solo.

Sull’episodio è intervenuto anche il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, condannando il «comportamenti incivile» di chi ha parcheggiato proprio lì.

«Quell’auto non poteva né transitare, né sostare in quel luogo», rimarca Bennardi parlando di «un comportamento irresponsabile e irrispettoso del patrimonio pubblico».

L’amministrazione comunale sta cercando di rintracciare il conducente dell’auto e il proprietario del mezzo, attraverso le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza, «per capire innanzitutto se avesse il permesso a circolare nella Zona a traffico limitato, mentre certamente non poteva essere autorizzato a salire sul sagrato, né a sostarci per tutto il tempo della cerimonia».

Bennardi sottolinea che «sarebbe bastato un po’ di senso civico, per capire che quelli sono luoghi sottoposti a vincolo e tutela speciale, per la fragilità dei materiali con cui sono realizzati e anche per la loro sacralità. Salire con un’auto sul sagrato di una chiesa è come disegnare graffiti su di un monumento».

I responsabili, promette il sindaco di Matera, «saranno identificati e sanzionati, anche per evitare che gesti come questi possano ripetersi».

Quando l’episodio è stato segnalato, sul posto si sono immediatamente recati gli agenti della Polizia locale ma il matrimonio era già finito.

«Per il futuro – conclude Bennardi – auspico un maggiore rispetto del patrimonio pubblico e comportamenti più civili affinché il giorno più bello per una coppia, non si trasformi in una spiacevole sanzione. Per fare eventuali foto scenografiche c’è la vicina piazzetta davanti all’ex Banca d’Italia, che offre ugualmente una vista suggestiva. Perché violare il sagrato di una chiesa con il rischio di danneggiare il patrimonio pubblico, offrendo peraltro un pessimo spettacolo a centinaia di turisti?».

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