Matera, al cimitero posti esauriti: bare stipate nei magazzini in attesa di sepoltura

Non c’è davvero limite al peggio, e i problemi che da tre anni si protraggono nella gestione del cimitero cittadino di Matera, trascendono i limiti dell’umana decenza.

A farne le spese, da oggi e fino al collaudo del nuovo padiglione, saranno i defunti e le loro famiglie, che al dolore per la perdita di un caro aggiungono l’offesa della mancata sepoltura. Sembrerebbe infatti che i loculi siano sold out e non ci sarebbero più postazioni vuote necessarie ad accogliere nuove sepolture.

Una vicenda che se non fosse dolorosa sembrerebbe grottesca, al confine della comicità.

A sollevare la grave disfunzione ci ha pensato la denuncia affidata ai social di una signora, cittadina materana, che malinconicamente ha raccontato la sua disavventura. Dal post racconta della dipartita di suo fratello avvenuta nella giornata di venerdì 24 novembre con i funerali svoltisi domenica 26 mentre ieri (ndr), martedì 28 e ben 4 giorni dopo il luttuoso evento, il feretro del parente deceduto risulta ancora depositata nel magazzino del cimitero di contrada Pantano insieme ad altre bare con identico destino, sebbene sia stata versata nella casse comunali la cospicua somma di 1.500,00 euro.

La denuncia ha indignato l’opinione pubblica che dopo aver solidarizzato con la signora, si è scagliata contro la pessima gestione dei servizi cimiteriali di questa amministrazione comunale che dimostra, ancora una volta, la totale mancanza di programmazione e di sensibilità.

All’irritazione popolare è subito seguita la denuncia da parte del Consigliere Comunale Toto Augusto (FdI) che ha dichiarato di aver più volte sollecitato la realizzazione di campi di inumazione destinati ai feretri provenienti dalle esumazioni ed estumulazioni ordinarie al fine di una completa mineralizzazione dei resti mortali. Se il suo consiglio fosse stato accolto si sarebbero potuti liberare migliaia di loculi per le nuove sepolture con grande ricaduta economica sulle casse comunali.

Un’odissea, quella dei disservizi cimiteriali, che da ben 3 anni appassiona la cittadinanza. Ricordiamo ancora i mancati collegamenti delle lampade votive alla rete elettrica e che lasciò al buio centinaia di lapidi. Una condizione causata, si disse, dal pensionamento del dipendente con conseguente ritardo nella collocazione del sostituto. Ancora una volta, quindi, viene violato il valore immateriale dei cittadini materani, che dall’umiltà delle proprie radici conservano e tramandano un rispetto, dovuto e altamente spirituale, per i cari che varcano la soglia della vita terrena. Cresce la rabbia e con essa la distanza da una politica che non sa più rispettare tanto i vivi quanto il dolore e la memoria dei cittadini.

Loculi in attesa di collaudo (foto di Domenico Fittipaldi)

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