Mascherine vendute a 20 euro durante il lockdown: in 5 a processo a Bari

La gup del Tribunale di Bari Paola Angela De Santis ha rinviato a giudizio cinque imprenditori accusati di aver speculato sull’emergenza Covid, stipulando con le Asl pugliesi, durante il lockdown del marzo 2020, contratti per forniture di centinaia di migliaia di mascherine Ffp2 e Ffp3 con rincari dal 41 al 4.100%.

Ai cinque imputati sono contestati, a vario titolo, i reati di manovre speculative sul mercato, tentata truffa aggravata e frode in pubbliche forniture.

Il 6 dicembre, dinanzi al Tribunale monocratico, saranno processati Romario Matteo Fumagalli, legale rappresentante della società Sterimed srl di Miliano con sede operativa a Surbo; Massimiliano Aniello De Marco, legale rappresentante della Servizi Ospedalieri spa di Ferrara; Gaetano e Vito Davide Patrizio Canosino, legali rappresentanti rispettivamente delle società 3MC spa e Penta srl di Bari; Elio Rubino, legale rappresentante di Aesse Hospital srl di Bari.

Stando alle indagini della Guardia di finanza, coordinate dal procuratore Roberto Rossi, sarebbero stati applicati sovrapprezzi via via crescenti nel corso dei diversi passaggi della filiera commerciale, arrivando a vendere mascherine del valore di poche decine di centesimi fino a oltre 20 euro ciascuna.

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