Avevano liberato dalla vegetazione gli argini del fiume Fortore, all’altezza di Lesina, per coltivare marijuana. Sono più di cento le piante sequestrate dai carabinieri forestali, in collaborazione con lo squadrone eliportato Cacciatori di Puglia.
Alte fino anche a tre metri, una volta essiccate e immesse sul mercato avrebbero fruttato oltre 300mila euro. Erano coltivate a ridosso del letto del fiume in un’area demaniale.
Le piante erano seminate in diversi filari con un annesso sistema di coltivazione. L’illecita coltivazione era stata realizzata in un ambiente, quello fluviale, che garantiva favorevoli e ideali condizioni climatiche per una rapida e prosperosa crescita delle piante.
Indagini in corso per cercare di risalire alle persone che avevano coltivato la marijuana.