Maremmano legato all’auto, trascinato e ucciso: il Comune di Santa Cesarea Terme sarà parte civile

Il Comune di Santa Cesarea Terme si costituirà parte civile nella denuncia contro l’anziano che una settimana fa ha legato un pastore maremmano all’auto e lo ha trascinato per le strade di Cerfignano fino a farlo morire, reo di avergli ucciso un paio di galline.

Lo ha comunicato il sindaco Pasquale Bleve. «Il triste fatto di cronaca che ha avuto come vittima un povero cane, barbaramente trascinato legato ad un’auto fino al decesso per futili motivi, ha profondamente scosso gli animi di tutti noi», scrive Bleve. «Da ogni parte d’Italia sono pervenute lettere, comunicazioni e solleciti da parte di cittadini e associazioni animaliste, che esprimono il loro sdegno per quanto accaduto. Per salvaguardare l’immagine del Comune e dei suoi concittadini, mi preme sottolineare che l’autore del vile gesto è residente in un comune limitrofo, già segnalato alle forze dell’ordine, che risponderà in prima persona davanti alla legge di quanto fatto». Il sindaco aggiunge quindi che ritiene «necessario prendere una posizione ferma e decisa nel condannare questo triste e vergognoso atto, valutando al contempo di costituirmi parte civile».

La comunicazione si conclude con un ringraziamento alle associazioni animaliste per quanto stanno facendo, un impegno ritenuto esemplare per le future generazioni, «perché si possa comprendere sempre più l’importanza del rispetto verso ogni tipo di essere vivente».

Sono state infatti proprio le associazioni animaliste “Zampe che danno una Mano” e “Una zampa per la Spagna”, con il patrocinio dello studio legale GiustiziAnimale dell’avvocata Giada Bernardi del Foro di Roma, a depositare la denuncia nei confronti dell’uomo, tramite i Carabinieri, già il giorno successivo all’uccisione del cane. L’anziano di Cocumola è stato colto sul fatto e bloccato dalla volontaria e guardia zoofila che ha tentato invano di soccorrere il cane, ha allertato le autorità e il servizio veterinario della Asl, e sporto immediata denuncia.

Tanto lo sdegno e le prese di posizione arrivate da tutta Italia, come l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) con il presidente Massimo Comparotto che con l’occasione ha sollecitato il Parlamento e il governo, chiedendo perché ancora non abbiano messo mano alla materia, come assicurato in campagna elettorale: «Le associazioni come la nostra lottano per la difesa degli animali in perfetta solitudine, a colpi di denunce e mettendo in campo volontari e guardie zoofile. E ora siamo anche costretti a vedere peggiorare il quadro». Infine ha ricordato che il maltrattamento degli animali è indice di pericolosità sociale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version