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Marciapiedi rotti e divelti a Matera. «Camminare è impossibile»

Il rischio per l’incolumità di pedoni, motociclisti e automobilisti è sempre più elevato e sentito nella città di Matera. Percorrendo le strade, dalla zona Nord a quella Sud, ci si imbatte in situazioni disastrose tanto sui marciapiedi quanto sulle carreggiate e sulle rotatorie.In via Ettore Maiorana una rotatoria è letteralmente divelta, i grossi blocchi in…

Il rischio per l’incolumità di pedoni, motociclisti e automobilisti è sempre più elevato e sentito nella città di Matera. Percorrendo le strade, dalla zona Nord a quella Sud, ci si imbatte in situazioni disastrose tanto sui marciapiedi quanto sulle carreggiate e sulle rotatorie.

In via Ettore Maiorana una rotatoria è letteralmente divelta, i grossi blocchi in pietra distaccati si ritrovano a ridosso della strada invadendola, con grave pericolo anche per ciclisti e monopattini che imperversano numerosi in città. Lungo viale Europa, che conduce al rione popolare di Serra Venerdi, piante e marciapiedi danneggiati causano persino l’impedimento al transito ai disabili in carrozzina. Nel quartiere poi ci attendono fontanini fuori uso, ancora marciapiedi pericolosi per tutti i pedoni e sampietrini divelti nella piazza in prossimità dei venditori ambulanti di frutta e verdura. Non va meglio sulla centralissima via Nazionale, dove gli alloggi degli alberi si sgretolano deturpando il paesaggio e costituendo un vero e proprio pericolo per tutti i pedoni. Persino alcune rampe dedicate al transito delle carrozzine per i disabili sono ostruite da blocchi in pietra distaccati dai marciapiedi.

La bella copertina rappresentata dal centro storico devia le attenzioni dalla zona subito a ridosso o dalle periferie, che rappresentano i punti nevralgici che alimentano il cuore cittadino attraverso arterie trafficate e commerciali. Dalla cittadinanza arriva la richiesta affinché ci si adoperi nella ricerca di un metodo che preveda la stabilità della manutenzione ordinaria affinché non si debba poi ricorrere alla straordinarietà di un intervento, rispettando Matera e la sua popolazione.

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