Manduria, 76enne invalido rapinato: misure cautelari nei confronti di due ragazzi di 19 e 16 anni

Dopo l’arresto di un 38enne, Danilo D’Amore, accusato di tre rapine ai danni di un anziano 76enne invalido di Manduria, sono scattate altre due misure cautelari relative all’ultimo tentativo di rapina ai danni dello stesso uomo.

Nel dettaglio, un 16enne è stato collocato in una comunità educativa e nei confronti di un 19enne è stato disposto il divieto di avvicinamento alla vittima.

Il 38enne, finito in carcere, avrebbe messo a segno le rapine tra giugno e novembre, con un bottino di 100 euro, 23 euro e 7 euro. L’uomo è stato interrogato dal gip e, a quanto si appreso, avrebbe rilasciato dichiarazioni spontanee per affermare di essere pentito e dando la sua disponibilità a risarcire la vittima.

Dopo aver subito una rapina per strada e due rapine in casa, l’ultima delle quali compiuta il 29 novembre, il 76enne aveva presentato denuncia ai carabinieri, che avevano disposto un servizio di appostamento nei pressi dell’abitazione del pensionato.

La notte dell’1 dicembre D’Amore, che in altre due occasioni avrebbe agito da solo intrufolandosi nell’abitazione del 76enne e minacciandolo di morte per farsi consegnare denaro, si sarebbe presentato con due complici. Uno di essi faceva il “palo”.

I carabinieri sono però intervenuti scongiurando la rapina e identificando successivamente uno dei responsabili, che si era dato alla fuga.

Secondo gli investigatori, l’anziano, ritenuto vulnerabile, era stato presumibilmente preso di mira dai tre indagati, così come accadde per Antonio Stano, il 66enne pensionato di Manduria morto il 23 aprile 2019 dopo aver subito una lunga serie di aggressioni e violenze da più gruppi di giovani, uno dei quali noto con l’appellativo “la comitiva degli orfanelli“.

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