Con la prescrizione di tutti i reati, si è chiuso a Potenza il processo sulla vicenda che ha riguardato un ammanco di 7,2 milioni di euro nel caveau dell’istituto di vigilanza “La Ronda” di Potenza scoperto nel 2014 in seguito a un’ispezione della Banca d’Italia.
Le persone imputate a vario titolo erano sei, tra le quali l’allora titolare de “La Ronda”, alcuni impiegati e addetti al caveau.
Nel mese di settembre 2021, il gup di Potenza aveva dichiarato la prescrizione per il reato di appropriazione indebita.
Nella serata di ieri, invece, il Tribunale del capoluogo lucano ha emesso la sentenza di avvenuta prescrizione anche per il reato di associazione a delinquere finalizzata all’appropriazione indebita che era contestato a due dei sei imputati.