Sono ingenti i danni provocati dall’ondata di maltempo che ieri ha investito la provincia di Brindisi, provocando allagamenti e disagi in molti comuni ma anche nelle campagne.
Coldiretti Puglia fa sapere che sono state già attivate le verifiche tecniche per effettuare rilievi funzionali alla richiesta dello stato di calamità.
Le piogge intense hanno allagato campi e masserie, con le bombe d’acqua che si sono abbattute su uliveti e vigneti di uva da vino, ma anche su pomodori e meloni e gli ultimi ortaggi estivi e spazzato via i nuovi trapianti di verdure e ortaggi.
I territori più colpiti dal maltempo in provincia di Brindisi sono stati quelli di Erchie, Torre Santa Susanna, Mesagne, San Pancrazio Salentino.
«Il violento nubifragio si va ad aggiungere ai 121 eventi estremi che si sono abbattuti sulla Puglia nel 2024, di cui 20 solo – spiegano da Coldiretti Puglia – in questi primi giorni di settembre. Grandine, tempeste di vento e nubifragi improvvisi e violenti, che si abbattono su un territorio fragile dove l’89% del suolo è a rischio idrogeologico».
Secondo i dati di Coldiretti Puglia sono 230 su 257 «i comuni pugliesi a rischio di dissesto idrogeologico e a pagarne i costi oltre ai cittadini residenti soprattutto nelle aree rurali, sono proprio le 11.692 imprese che operano su quei territori».
Il rischio idrogeologico, «con differente pericolosità idraulica e geomorfologica, riguarda – rileva Coldiretti Puglia – il 100% dei comuni della Bat, il 95% dei territori di Brindisi e Foggia, il 90% dei comuni della provincia di Bari e l’81% dei comuni leccesi e sono 8.098 i cittadini pugliesi esposti a frane e 119.034 quelli esposti ad alluvioni».