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Maltempo, agricoltori in ginocchio dalla Capitanata al Tarantino

Ortaggi e vigneti allagati nel Foggiano, grandine e bombe d’acqua nel Tarantino: è stato un pomeriggio di eventi estremi quello vissuto ieri in Puglia. Su Cerignola e Orta Nova, in provincia di Foggia, un nubifragio intenso e violento ha interessato per intero l’agro dei due comuni della Capitanata che hanno registrato numerosi danni. Le conseguenze…

Ortaggi e vigneti allagati nel Foggiano, grandine e bombe d’acqua nel Tarantino: è stato un pomeriggio di eventi estremi quello vissuto ieri in Puglia.

Su Cerignola e Orta Nova, in provincia di Foggia, un nubifragio intenso e violento ha interessato per intero l’agro dei due comuni della Capitanata che hanno registrato numerosi danni. Le conseguenze più rilevanti riguardano i vigneti completamente allagati con il rischio che i grappoli d’uva marciscano a causa della troppa acqua che, se ristagna, potrebbe portare allo sviluppo di fitopatologie capaci di compromettere il raccolto. Si registrano ingenti danni anche al settore ortofrutticolo, proprio nel momento in cui le pesche e le albicocche sono in fase di raccolta. Distrutte anche piantine riseminate a carciofo.

Quasi contemporaneamente, una violenta grandinata si è abbattuta su Grottaglie, Martina Franca, Laterza e Ginosa, in provincia di Taranto. Grandine e violenti nubifragi, dopo una siccità prolungata, sono i fenomeni climatici più temuti dagli agricoltori per i danni irreversibili che provocano ai raccolti e che, in una manciata di minuti, sono in grado di distruggere il lavoro di un anno. I forti temporali, soprattutto con precipitazioni abbondanti, provocano danni soprattutto se i terreni non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e favorisce frane e smottamenti. Evidenti anche gli effetti del dissesto idrogeologico.

Le raffiche di vento e i forti temporali di ieri hanno fatto salire il conto dei danni nelle campagne, in un territorio già duramente provato dal caldo e dalla siccità che ha seccato la terra e ridotto le rese dei raccolti. Non vi è giorno, ormai, in cui non si registrano calamità naturali: siccità, alluvioni, grandinate, bombe d’acqua. L’incidenza delle calamità naturali è ormai devastante per l’agricoltura pugliese.

«In più occasioni – ricorda il presidente regionale e vicepresidente nazionale CIA, Gennaro Sicolo – abbiamo chiesto di adottare una serie di provvedimenti per salvaguardare la nostra agricoltura. È necessaria la costituzione di un fondo assicurativo per tutelare le aziende agricole dagli eventi naturali e dalle crisi di mercato, in parte coperto dalla fiscalità generale e in parte dai fondi del Psr. Occorre inserire nella nuova programmazione Psr una serie di incentivi da destinare alle imprese per la dotazione e installazione di reti antigrandine. Altrettanto importante è l’accelerazione delle istruttorie per il riconoscimento degli indennizzi. Tali richieste – conclude Sicolo – sono parti integranti del documento di mobilitazione redatto da CIA Puglia e presentato alle prefetture e ai rappresentanti istituzionali delle province pugliesi».

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