Malasanità in Puglia, i dossier in Procura: i Nirs puntano Sanitaservice e Asl

È questa la settimana in cui gli esiti delle indagini del Nucleo ispettivo regionale della Puglia potrebbero essere trasmessi in Procura. La valutazione di un’eventuale comunicazione di fatti penalmente rilevanti all’autorità giudiziaria compete alla Angela Guerra, che giuda il servizio ispettivo ed è l’unica deputata a dare notizie di reato. La trasmissione riguarderebbe le attività condotte dal nucleo nel 2022 sulla base delle segnalazioni arrivate e potrebbe riferirsi anche a situazioni già all’attenzione dei magistrati.

Al momento, sono diversi i dg Asl sottoposti a indagini delle varie Procure pugliesi: dall’ex manager della Asl Lecce Rollo a quello della Asl Foggia Piazzolla, al direttore del Policlinico di Bari Migliore, recentemente rinviato a giudizio per i casi di legionella che si sono verificati nella struttura sanitaria da lui diretta. Dattoli e D’Amelio, invece, sono stati raggiunti da avvisi di proroga delle indagini per le morti sospette in cardiologia all’ospedale “Giovanni XXIII” di Bari. In quest’ultimo caso, l’indagine partì dalla denuncia di. Milella, primario di chirurgia, ma non è detto che non ne sia arrivata segnalazione anche al Nirs tramite qualche utente o qualche dipendente del Pediatrico.

A questi potrebbe aggiungersi qualche responsabile di Sanitaservice, società in house che gestiscono i servizi di supporto alle attività delle aziende sanitarie locali.

«In tutte abbiamo trovato delle criticità», ha detto il coordinatore del Nirs Antonio La Scala in occasione della presentazione della RAC 2023. «Ci sono al vaglio posizioni di direttori pregressi e attuali, con vicende che potrebbero essere oggetto di attenzione di tipo penale oppure che presentano profili di irregolarità contabile. Una delle situazioni più critiche è quella di Sanitaservice Foggia».

Nell’ambito delle ispezioni Nirs del 2022 sui bilanci è venuto fuori che la società ha un buco di 21milioni di euro che deve pagare all’erario per aver evaso l’Iva sulle prestazioni. Stando agli approfondimenti dell’organo ispettivo regionale di secondo livello, uno dei nodi da sciogliere nelle sette Sanitaservice (quelle delle sei province e quella del Policlinico) riguarda la gestione delle risorse umane perché il personale è sottodimensionato rispetto alle affettive necessità, è utilizzato spesso per mansioni diverse rispetto a quelle per cui è stato assunto e sottoposto a turnazioni non proprio regolari, con straordinari gestiti in maniera disinvolta. Carente, in molti casi, anche il servizio relativo alle pulizie.

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