Prima alcune galline adesso quattro capre. I lupi hanno compiuto la scorsa notte una incursione all’interno di un recinto situato a ridosso dei fabbricati della masseria San Vittore, a pochi chilometri da Castel del Monte, che ospita il progetto diocesano “Senza Sbarre”. Una razzia che non ha lasciato scampo alle povere bestie, animali allevati dai detenuti residenziali e semiresidenziali, presenti nel complesso murgiano di proprietà della Chiesa di Andria. Ferito a una zampa anche un cane.
Lo sgomento
I latrati dei cani e la lotta per cercare di salvare le capre assalite dai lupi sono stati distintamente uditi dalle persone presenti, che non hanno potuto far altro che restare all’interno e attendere che i lupi andassero via. «La perdita di questi animali è un duro colpo per la nostra comunità», sottolinea don Riccardo Agresti. Insieme a don Vincenzo Giannelli sono i pilastri del progetto di rieducazione e reinserimento sociale dei detenuti, voluto dal Vescovo monsignor Luigi Mansi. «Anche capre e galline contribuiscono con i prodotti della terra a sostenere questo innovative progetto sociale. Noi viviamo delle vendite dei nostri prodotti e perdere in questo modo i nostri animali, ci rattrista molto. Faccio appello a quanti vogliono sostenerci e aiutarci nel cammino che stiamo compiendo, a donarci altri animali da cortile o di piccola taglia, come capre e pecore. Dal latte e dalla loro carne, potremo ottenere i prodotti che servono al sostentamento di questa nostra missione sociale”. R.Dal